whypost: Bohemian Rhapsody, dei Queen. Un mistero lungo quarant'anni

Bohemian Rhapsody, dei Queen. Un mistero lungo quarant'anni



Testo e melodia Freddie Mercury li scrisse da solo, prendendo appunti su pezzi di carta e elenchi telefonici. Il brano fu pubblicato il 31 ottobre 1975, il significato resta un puzzle senza soluzione. Aids, chiesa, eresia, confessioni, omosessualità, satana, peccato originale. Brian May: "Non credo lo sapremo mai, ma anche potendo non lo direi"

Bohemian Rhapsody compie 40 anni. Fu pubblicata il 31 ottobre del 1975 ma le registrazioni iniziarono al Rockfield Studio 1, vicino Monmouth, in Galles, il 24 agosto 1975, dopo tre settimane di prova a Herefordshire. Un'intuizione di Mercury aggiungere l'opera. Lo disse sorridendo al produttore Roy Thomas Baker. Gli suonò la ballata inziale del piano, poi tirò fuori l'idea. Voleva una cosa diversa, non convenziale, sperimentale anche se non rivoluzionaria.
Le sessioni richiesero sei settimane di lavoro, il brano fu curato nei minimi dettagli e l'album A Night at the Opera che lo conteneva risultò tra i più costosi di sempre nella storia della musica. Cambiarono sei studi di registrazione e sovraregistrarono le voci talmente tante volte che si dice che gli stessi studi non fossero in possesso di nastri capaci di contenere tutte quelle necessarie per incidere il brano. Il pianoforte suonato da Freddie fu lo stesso usato da Paul McCartney in Hey Jude. Poi quattro parti, ballata, assolo di chitarra, opera, hard rock e un'ultima ballata. Centottanta nastri di voci, 70 ore di parti d'opera. 

Sei milioni e mezzo di copie vendute dopo, tutto il mondo sta per dedicargli un mese di celebrazioni. Bohemian Rhapsody sarà suonata ripetutamente da ogni emittente, due documentari sono già in programmazione sulla Bbc, e i proventi delle varie iniziative andranno in beneficenza ai bambini bisognosi. E' il destino della rapsodia quello di avere uno scopo difficile da descrivere ma facile da afferrare. Inutile capirla, sbagliato destrutturarla, è un brano che gioca a nascondino, a uno due tre stella, cambia abito, si nasconde dietro un angolo, torna vestito con pezzi di stoffa sparpagliati.

Secondo Lesley-Ann Jones, autore della biografia di Mercury, la canzone è la sua dichiarazione di omosessualità. Intervistato dall'autrice nel 1986, Mercury non lo ammise. 

Anni Settanta, la malattia ancora lontana, la presa di coscienza della propria sessualità, il rapporto con Mary Austin che finiva. Easy come, easy go, will you let me go. Bismillah! No, we will not let you go. Molte delle parole appaiono nel Corano. 'Bismillah' per esempio, significa letteralmente "In nome di Allah." Scaramouch, Scaramouch, will you do the Fandango. 'Scaramouch' è un piccolo codardo presuntuoso. (Oh mama mia, mama mia.) Mama mia, let me go. Beelzebub has a devil put aside for me, for me, for me. Uno dei tanti nomi del diavolo. C'è Zanzibar, dove era nato, c'è il profeta Zarathustra e la religione dei genitori di Mercury profondamente coinvolti nello Zoroastrismo, parole arabe. "Freddie era una persona molto complessa. Irriverente e divertente in superficie ma con un'anima che arrivava a strane profondità. Della sua infanzia non ha mai parlato molto ma c'è molto di se stesso e delle sue origini in quella canzone", ha raccontato Brian May. Mercury però no, lui non ha mai dato molte spiegazioni, "penso che la gente dovrebbe solo ascoltare, pensare, e poi dargli il significato che vuole", diceva, e anche: "Sono solo rime senza senso". Segreti. Galileo. Galileo. Galileo. Galileo, Galileo figaro Magnifico. Quel 'Galileo' però è dedicato a Brian May, appassionato di astronomia che racconta: "Non credo sapremo mai quale sia il significato di Bohemian Rhapsody, ma anche se lo sapessi non lo direi".


Nessun commento:

Posta un commento