whypost: PSYCHONAUTS 2: Il ritorno del Platform Psichico

PSYCHONAUTS 2: Il ritorno del Platform Psichico

Il ritorno del platform psichico 

Un crowdfunding da di 3,3 milioni di dollari, da raggiungere da qui all'8 Gennaio



Il crowdfunding tradizionale è solo una delle quattro parti di cui si compone la raccolta di capitali: insieme ad esso è infatti presente anche la particolare campagna investitori di Fig che, a fronte di un impegno economico più gravoso, permetterà a chi la sostiene di 

partecipare degli eventuali guadagni.

Una terza parte di investimenti sarà messa a disposizione direttamente da Double Fine, e infine una quarta da un partner ancora misterioso, che voci incontrollate identificano in Markus "Notch" Persson, che evidentemente qualcosa dovrà pur farsene della valanga di denaro avuta da Microsoft per la cessione di Mojang.

È presente la solita pletora di ricompense destinate ai backer, dalle copie digitali e fisiche fino a premi più ricchi (statuine, gadget vari, una vera e propria ricreazione del Whispering Rock Psychic Summer Camp del primo episodio) per i più generosi, mentre sono per il momento stranamente assenti gli obiettivi della campagna, se non un generico riferimento a localizzazioni in più lingue. In ogni caso, al momento in cui scriviamo la raccolta si avvicina agile al primo milione e non dovrebbero esserci problemi al raggiungimento della cifra stabilita.

Sul gioco vero e proprio sappiamo ancora veramente poco. Si tratterà di un sequel che prende le mosse laddove finiva il predecessore: Raz finalmente entrerà nel quartier generale degli Psychonauts, per realizzare subito che il posto non corrisponde esattamente alle sue aspettative. 
Vari problemi ci attenderanno, da risolvere presumibilmente nel modo solito, affrontando livelli in stile platform ambientati nell'inconscio dell'usuale sciarada di personaggi, ci auguriamo memorabili come sempre. Ci vengono promessi il ritorno dei più amati poteri psichici di Raz e l'ideazione di nuovi e ancora più esaltanti; anche il primo trailer del gioco non mostra praticamente nulla, e quello che possiamo desumere con certezza è la direzione artistica che non tradisce il passato sia a livello estetico che di humour e atmosfera. 

Chiudono il quadro il ritorno di gran parte del team di Psychonauts e la realizzazione di un documentario da parte di 2 Player Productions, come già avvenuto per Broken Age. E questo è quanto, almeno per il momento: comprensibile per un titolo previsto per il 2018 (su PlayStation 4 e Xbox One, oltre che su PC), ma poco per calmare la nostra fame. Per adesso però, visto anche quanto era montata l'attesa negli anni e l'affidabilità del team, possiamo accontentarci, in attesa di una qualsiasi nuova informazione che, potete giurarci, saremo pronti a coprire.

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