Uno studio legale di Treviso ha deciso di tentare di spezzare la catena, citando in giudizio la Bayer, rea di aver commercializzato una serie di pillole anticoncezionali responsabili dell'insorgenza di stati patologici nelle fruitrici, in particolare connessi con la genesi di episodi tromboembolici.
Ritenendo cioè che l'assunzione delle pillole Yasmine, Yaz e Yasminelle, tutte prodotte da Bayer e accomunate dalla presenza di drospirenone in qualità di principio attivo, sia da considerarsi causa diretta per un enorme numero di problematicheriscontrate a carico dell'apparato venoso delle consumatrici, lo studio Calvetti & Lawyers di Treviso ha chiesto cheBayer risarcisca le pazienti del danno arrecato loro e tolga di conseguenza dal mercato i prodotti incriminati.
L'esposto nasce da una precisa richiesta presentata dall'Associazione Salute & Diritto e concretizzatasi nello studio trevigiano, chiamato in aula in qualità di difensore di tutte coloro che ritengono di essere state truffate dalla mancata segnalazione relativa alle possibili conseguenze che l'assunzione del farmaco avrebbe potuto produrre sul loro stato di salute.
La querela presentata dallo studio Calvetti fa così eco al recente monito presentato dalla Food & Drug Adminsitration (Fda) americana, che aveva a sua volta ripreso l'azienda tedesca per la sua tendenza a presentare i prodotti presenti in commercio senza specificare nel dettaglio le possibili conseguenze della loro assunzione prolungata.
Senza logicamente sapere come si concluderà la vicenda giudiziaria, la speranza è quella che venga fatta chiarezza sugli eventuali pericoli connessi con le pillole anticoncezionali e che, coloro che saranno chiamati ad esprimersi sulla spinosa vicenda, tralascino per un momento quella pretesa di impunità che troppo spesso adombra l'operato delle multinazionali, soprattutto in ambito farmaceutico.
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