Un topo all’interno della busta dell’insalata. È questo il ritrovamento fatto da una coppia di coniugi genovesi. Marito e moglie, adesso, dovranno effettuare una terapia antibiotica. E mentre il topo è stato inviato ai laboratori Arpal per le analisi del caso, la Asl 3 genovese ha allertato subito i colleghi di Bergamo, dove ha sede l’azienda che impacchetta e distribuisce quel tipo di insalata fresca.
È la mattinata di ieri quando i coniugi, che vivono nel ponente genovese e hanno comprato la busta d’insalata in un supermercato della stessa zona, si rivolgono agli uffici dell’Ispettorato di Igiene dell’Asl, alla Fiumara. «Abbiamo ricevuto le due persone, ci hanno portato la busta dell’insalata con il topo ritrovato all’interno. Abbiamo così attivato le procedure del caso», spiega Paolo Cavagnaro, direttore sanitario della Asl 3.
La coppia spiega di aver comprato l’insalata nei giorni scorsi, di averne consumata una parte senza essersi accorta della presenza della bestiola. Quando hanno trovato il topo, poi, si sono rivolti al medico di base e alla Asl. Per precauzione, entrambi, sono stati sottoposti a una profilassi di antibiotici. La Asl genovese invece ha iniziato i controlli sul contenuto.
La busta è stata prodotta e sigillata da un’azienda nel Bergamasco. La notifica degli uffici genovesi ha fatto così scattare i controlli in Lombardia. La busta acquistata dai due coniugi era, invece, in scadenza oggi (ieri per chi legge, ndr). Il supermercato del ponente genovese dove è stato acquistato il prodotto, pur non avendo più buste dello stesso lotto, ha deciso ugualmente di ritirare dagli scaffali tutte le insalate in busta ancora in vendita. Si è trattato comunque di un provvedimento di precauzione: «Abbiamo avvisato anche gli uffici regionali di competenza - ha concluso Paolo Cavagnaro - Il prodotto era comunque scaduto, non c’è stato bisogno di diramare un’allerta»
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