La star di 'Titanic' non ha paura di invecchiare, al contrario, è "entusiasta di entrare negli 'anta'", come ha detto al 'Daily Mail'.
L'anno scorso è stato un buon anno per l'attrice Premio Oscar, nata a Reading il 5 ottobre 1975, e che quasi vent'anni fa prestò il volto a Rose DeWitt Bukater, protagonista assieme a Leonardo DiCaprio di una delle pellicole più celebri degli anni Novanta. Allora aveva 21 anni e probabilmente non sapeva ancora che 'Titanic' non solo avrebbe sbancato al botteghino, ma che il ruolo le sarebbe valso una nomination all'Oscar.
Dopo 'Titanic' avrebbe potuto scegliere ruoli facili, invece ha le idee chiare: vuole portare sul grande schermo donne complicate, spesso tormentate. E' così che presta il volto alla giovane Ruth in 'Holy Smoke - Fuoco Sacro' (1999), alla romanziera malata di Alzheimer, Iris Murdoch, in 'Iris' (2001) o ancora, alla Sylvia Llewelyn Davies di 'Neverland - Un sogno per la vita', diretta da Marc Forster. Qui veste i panni della madre dei quattro bambini cui si ispirò James Matthew Barrie per il suo 'Peter Pan'.
La consacrazione agli Academy arriva nel 2009, quando dopo ben sei nomination agli Oscar e alcune pellicole impegnate come 'Se mi lasci ti cancello', 'Revolutionary Road', al fianco di DiCaprio e 'Carnage' di Roman Polanski, vince la statuetta come miglior attrice protagonista per 'The Reader - A voce alta', adattamento dell'omonimo bestseller di Stephen Daldry in cui interpreta l'analfabeta Hanna Schmitz, ex guardiana di un campo di concentramento.
L'Oscar, ha confidato di recente al 'Wall Street Journal', lo tiene in bagno.
Il 2009 è un anno fortunato per l'attrice inglese, che fa incetta di premi anche ai Golden Globes, dove, oltre alla statuetta per 'The Reader' porta a casa anche un riconoscimento per 'Revolutionary Road'. Dopo aver prestato il volto a Lancome, presto la rivedremo sul grande schermo nel biopic di Danny Boyle, 'Steve Jobs' al fianco di Michael Fassbender.
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