L'Agenzia Spaziale Europea possiede uno strumento che e in grado di uccidere. Viene utilizzato per verificare se i satelliti riescono a sopportare il rumore del lancio senza danni. Ma ha un effetto collaterale: può essere letale.
Ebbene sì, un suono può uccidere. L’arma “sonica” in grado di farlo la possiede l’Agenzia spaziale europea (Esa). Si tratta di 4 corni presenti nel laboratorio acustico dell’Esa a Noordwijk, nei Paesi Bassi, che in realtà servono a testare i satelliti per vedere se riescono a sopportare le vibrazioni e la pressione sonora provocate dal rumore del lancio.
I corni utilizzano un flusso di azoto gassoso per produrre un suono che supera i 154 decibel, come quello che si sentirebbe stando accanto al motore di un jet in fase di decollo.
Una breve esposizione a questa intensità sonora non è letale (servirebbero 185-200 dB), anche se è sufficiente per far esplodere i timpani. Una esposizione di lunga durata invece può uccidere.
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