whypost: CASO ELENA CESTE: ARRESTATO IL MARITO PER OMICIDIO PREMEDITATO

CASO ELENA CESTE: ARRESTATO IL MARITO PER OMICIDIO PREMEDITATO




Svolta nel caso, arrestato il marito.




Il marito della donna Michele Buoninconti è stato arrestato. Nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip gli vengono contestati l’omicidio volontario e l’occultamento di cadavere. Il primo reato è aggravato da premeditazione e dall’aver compiuto il delitto contro il coniuge. L’uomo rischia l’ergastolo.

Lo hanno preso alle 10 del mattino nella sua casa di Costigliole d’Asti, in frazione Motta. Proprio fra le quattro mura dove, poco più di un anno fa, uccise la moglie di 37 anni. Un delitto, si legge nelle carte dell’indagine, provocato dall’odio di un uomo verso una moglie «inadeguata» e «infedele» che bisognava «raddrizzare». 

Elena non era impazzita, come aveva detto Buoninconti nel dare l’allarme. Nelle ore precedenti non era stata travolta da nessuna «crisi psicotica» con «mal di testa» e «delirio», non si era messa a vagare sperduta lontano da casa completamente nuda e senza occhiali. Buoninconti, «con un piano studiato, preparato ed eseguito al solo scopo di salvare i propri onore, orgoglio e dignità» secondo le parole spese dagli inquirenti, accompagnò i figli a scuola, rientrò a casa fece in modo di sorprendere la moglie in camera mentre lei curava «l’igiene personale». Sul lettone, ne provocò la morte «presumibilmente per asfissia». Quindi, senza vestirla, la caricò in auto e, approfittando della nebbia, la abbandonò nel rigagnolo. 

Nei mesi successivi, mentre si succedevano le ricerche, gli appelli, le catene su Facebook, le false segnalazioni, le trasmissioni tv, le fiaccolate e le preghiere, Buoninconti (secondo il gip) costruiva il suo «castello di menzogne e depistaggi» coinvolgendo persino gli inconsapevoli figli con «metodi sottilmente intimidatori». «A non ascoltare il padre - gli diceva - si fa la fine della madre».  

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