La foto è stata ritenuta offensiva da un gruppo di donne che hanno vissuto o vivono la malattia, riunite sotto il nome di Amazzoni Furiose. Sul blog amazzonifuriose.blogspot.co.uk è stata pubblicata una lettera aperta alla LILT e al ministro della Salute Beatrice Lorenzin in cui si chiedeva il ritiro della campagna. "La campagna punta ad offrire un'immagine sessualizzata e trivializzante della malattia, utilizzando in maniera pretestuosa l'invito a fare prevenzione", spiegano le Amazzoni. "La LILT ha scelto di avvalersi di un uso strumentale del corpo femminile".
La Tatangelo risponde su Facebook spiegando: "L' abbraccio simboleggia il gesto più intimo per dire: 'Mi voglio bene, per questo mi prendo cura della mia salute', e l'invito a tutte le donne a fare altrettanto."
Anche la LILT dice la sua. A riportare la replica è Repubblica. "Noi dobbiamo parlare alle ragazze, - dice il senologo chirurgo Francesco Schittulli - alle giovanissime e dobbiamo rompere tabù e pregiudizi. E Anna Tatangelo ha un milione di Follower su Facebook e 600 mila su Twitter. Lei parla ai giovani ed è un esempio di giovane donna attenta alla salute, che pratica i corretti stili di vita. Per questo considero la scelta fatta assolutamente in linea con i messaggi che la Lilt cerca di diffondere: la cultura della prevenzione. La campagna parla alle donne sane, perché arrivare prima significa salvarsi la vita e proteggere il seno considerato il simbolo della femminilità".
Nessun commento:
Posta un commento